Maria Cinquemani
Zipoli per me è stato un viaggio di totale immersione, inaspettatamente ricco di sorprese, un’esperienza d’incontro e di scoperta, capace di raccogliere le aspettative, i sogni, le speranze ed i timori di dieci ragazzi totalmente differenti gli uni dagli altri (con un’unica cosa in comune: una profonda fame di bellezza!) riuscendo ad accordare i loro cuori, coordinando i loro battiti e producendo una dolce melodia dal sapore di amicizia. In questi brevi ed intensi cinque giorni ho imparato quanto sia importante riuscire a far spazio in noi stessi, svuotandoci, per poter accogliere nel silenzio la potenza di un flebile suono, capace di unire la diversità, creando comunione. Ho ricevuto il dono dell’ascolto e del dialogo, accogliendo i racconti di vita, di uomini e donne che credevo distanti da me anni luce, ma che ho sentito incredibilmente vicini, custodendo dentro di me le loro preziose testimonianze. Ho sognato grazie alle note di una chitarra, ho gustato il piacere di iniziare e di terminare la giornata lodando Dio con i miei nuovi amici, mi sono fiondata in un mondo remoto e quasi evanescente grazie ai tasti di un organo, mi sono riconosciuta con mio grande stupore nelle parole di una cantante lirica e ho gioito, cantato, danzato e riso senza tregua al ritmo del gospel. Ho imparato come la musica possa essere un potentissimo strumento capace di metterci in contatto con noi stessi, con chi ci circonda e con Dio.