Riccardo Rubis Passoni


Questa edizione di Zipoli è stata molto particolare e sentita, per me. Da un lato in quanto, per motivi anagrafici, sarà il mio ultimo Zipoli come corsista; dall’altro per via dell’occasione di poter partecipare anche come relatore. Lo Zipoli è un’esperienza molto singolare, a mio avviso, a causa anche dell’insieme di emozioni che si provano durante i giorni del corso. Quello che più mi ha colpito di questa edizione è stata la profondità che spesso ho riscontrato nelle domande dei vari corsisti. Non erano domande auliche, sui massimi sistemi, bensì, per lo più legate alla propria esperienza e alla ricerca di un senso nella propria quotidianità (nonché negli intrecci che essa ha con la musica).