Roby Facchinetti

” Leadership di una band e composizione musicale per la vita “


È stato importante, per me, prendere parte al Corso Zipoli del 2020. E non solo perché si tratta d’un’esperienza formativa molto ben organizzata e rodata, nella quale si approfondiscono motivazioni, percorsi, responsabilità e significato delle varie arti all’interno d’un continuo e reciproco scambio fra professionisti e giovani. Soprattutto, per chi come me ha scelto il mestiere della musica, un mestiere che comporta relazione continua con il pubblico, è sempre molto bello – e spesso molto istruttivo – avere delle occasioni per provare esplicitamente a trasferire a dei ragazzi le mie esperienze, le mie riflessioni, le mie scelte e le loro implicazioni. E a Palermo questo trasferimento di vita e idee, lungo i miei anni dentro e fuori dei Pooh, dai primi approcci alla musica sino al fare musica nel 2020, è stato bello, istruttivo, direi anche reciproco. Dunque senz’altro – almeno da parte mia – d’enorme soddisfazione. La platea del Corso è stata davvero stimolante: tanto che ho raccontato e testimoniato anche più di quello che avevo programmato di fare. E confrontarmi con le nuove generazioni, quelle che oggi provano slanci e aspirazioni che io stesso ho provato qualche tempo fa, a Palermo è stata proprio un’esperienza profonda. Nella quale ho avuto la percezione sempre d’un’attenzione assoluta e rispettosa, nonché meditata, di fronte al mio narrare la mia scelta d’amore per la musica, il mio sogno di fare dell’arte un mestiere, l’imparare a vivere la musica al fianco d’altri colleghi, il mio ideale d’essere compositore in grado di tradurre in musica, con la mia sensibilità, qualcosa che riguarda tutti e che dunque poi, nel mio caso dentro una canzone, può permetterci di comunicare gli uni con gli altri. Sino a riconoscerci, a capirci. In particolare, al Corso Zipoli sono rimasto colpito dalle domande dei partecipanti: tutte puntuali, precise, in grado di farsi ulteriore stimolo reciproco alla profondità. E credo che a Palermo come in pochi altri casi analoghi, mi sia capitato di sentirmi così ascoltato, e di conseguenza tanto utile, dentro un’esperienza di divulgazione del senso di una professione come la mia.    Io credo di aver dato molto di me, al Corso Zipoli. Ma penso di poter affermare che molto mi è anche arrivato, visto quanto già al volo mi veniva restituito. Spero proprio che in futuro altri miei colleghi, anche d’altri campi artistici, vorranno vivere quest’esperienza bella, interessante, gratificante, profonda. Un’esperienza dentro la quale scoprire l’emozione fantastica di verificare l’ansia d’imparare dei giovani di oggi, e nella quale noi artisti sì, forse, “insegniamo” qualcosa, però di certo impariamo – senza virgolette – molto.    Grazie davvero a voi che avete voluto invitarmi e a tutti i ragazzi presenti all’incontro. A loro, nello specifico, auguro anche di realizzare i loro sogni in consapevolezza e responsabilità, di qualunque tipo essi siano, e di poterlo fare sempre nel corso dell’esistenza.


Roby Facchinetti

Leadership di una band e composizione musicale per la vita

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